Come si calcola l’ISEE?

Il calcolo dell'’ISEE , (l'Indicatore della situazione economica familiare, istituito nel 1998 per definire le soglie  sotto le quali si ha diritto ad agevolazioni e prestazioni assistenziali) è basato su due componenti:
  1. redditi e 
  2. patrimonio,
che vengono poi rapportati al numero dei soggetti che fanno parte dello stesso nucleo familiare.
Per questo, anche un reddito medio-alto,  se presente in una famiglia molto numerosa,  può dare come risultato un ISEE basso, con il quale rientrare in alcune agevolazioni sociali.
I conteggi sono effettuati direttamente dall’INPS che elabora l’ISEE sulla base delle DSU  che gli interessati presentano all’ente erogatore della prestazione (Comune, Università, ecc..)  , o direttamente all'INPS per alcune prestazioni nazionali.
L'algoritmo di calcolo è stato  modificato  da ultimo dal D.Lgs. n. 42 2016.
Per calcolare l’ISEE si procede in questo modo:
  1. si calcola l’ISE,  che è dato dal reddito complessivo del nucleo familiare più il 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare
  2.  si divide l’ISE per il parametro della scala di equivalenza.

Isee: la formula di calcolo

La formula per il calcolo dell’ISEE è quindi la seguente:

ISE = R + [(PM + PI) × 0,20]
ISEE = ISE / p
In cui:
R = Reddito complessivo del nucleo familiare
PM = Patrimonio Mobiliare
PI = Patrimonio Immobiliare
p = parametro della scala di equivalenza

Isee:  la scala di equivalenza

La scala di equivalenza stabilisce i parametri necessari per i calcoli, legati al numero di componenti il nucleo familiare e le relative maggiorazioni applicabili in alcuni casi specifici. I parametri della scala di equivalenza corrispondenti al numero di componenti il nucleo familiare, previsti dal decreto di riforma dell’ISEE sono i seguenti:

Numero componenti Parametro

1                                 1,00

2                                 1,57

3                                 2,04

4                                 2,46

5                                 2,85

Il parametro è incrementato di 0,35 punti per ogni ulteriore componente.

A queste maggiorazioni, si aggiunge l’ulteriore quota di 0,5 punti in caso di componenti del nucleo familiare affetti da disabilità. 

ISEE le maggiorazioni applicabili

Sono inoltre applicate le seguenti maggiorazioni:

  •  0,2 punti in caso di nuclei familiari con tre figli;
  •  0,35 punti in caso di quattro figli;
  •  0,5 punti in caso di almeno cinque figli;
  •  0,2 punti per nuclei familiari con figli minorenni;
  •  0,3 punti in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati, oppure in caso di nuclei amiliari composti esclusivamente da genitore
  • solo non lavoratore e da figli minorenni (ai soli fini della verifica del requisito fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore, che abbia riconosciuto i figli);
  • 1 punto se tra i componenti il nucleo familiare vi sia un soggetto ricoverato in strutture per disabili che non sia considerato nucleo familiare a sé stante.

Simulatore ISEE  

Sul sito dell'INPS WWW.INPS.IT è presente un simulatore di calcolo che consente di ottenere inserendo di dati necessari il possibile risultato  del proprio ISEE familiare sia ordinario che specifico. Si accede  anche senza   identità digitale (PIN, SPID, CIE)   ma è necessario essere in possesso dei dati reddituali (dal Modello Redditi o 730)

ATTENZIONE!
Le elaborazioni ed i dati che si ottengono  con il simulatore sono basati esclusivamente su dati autodichiarati e pertanto non costituiscono attestazione ISEE valida ai sensi del D.P.C.M. 159/2013.

 

Prima casa

In sostanza quindi l'ISEE si calcola sommando il reddito totale del nucleo familiare al 20% del patrimonio mobiliare e immobiliare, quindi dividendo il risultato per un parametro che tiene conto della composizione familiare. Il patrimonio immobiliare include l'abitazione principale, ma questa ha una particolare franchigia.

Per quanto riguarda la prima casa, il suo valore nel calcolo del patrimonio immobiliare ha un regime speciale: attualmente si detrae una franchigia di 52.500 euro, che aumenta di 2.500 euro per ogni figlio convivente oltre il secondo. Solo la parte del valore che eccede questa franchigia viene considerata, e su questa si applica una riduzione al 2/3. Inoltre, se la casa principale è gravata da un mutuo residuo, questo riduce il valore considerato nel calcolo ISEE.

Per esempio, se la prima casa vale 100.000 euro e ha un mutuo residuo, si detrae prima la franchigia (es. 52.500 euro), e solo la parte eccedente viene presa per il calcolo, applicando poi la riduzione a due terzi. Se il mutuo residuo è elevato, il valore patrimoniale imputato all'abitazione può anche azzerarsi.

Alcuni valori esclusi dal 2025 dall’ISEE

Dal 2025, l’assegno unico per i figli a carico NON viene più considerato come reddito ai fini ISEE, per evitare che la misura di sostegno “pesi” sull’indicatore stesso. 

Con il DPCM n. 13/2025 (14 gennaio), applicativo dal 5 marzo 2025, sono state formalizzate le esclusioni dei titoli di Stato, buoni fruttiferi e libretti fino a 50.000 euro dalla componente patrimoniale mobiliare. 

La detrazione del canone di locazione (fino a 7.000 euro più 500 euro per figlio ecc.) è stata chiarita come alternativa alla detrazione prevista per i nuclei con abitazione di proprietà. 

Novita 2026 in arrivo

Recentemente, per la preparazione della legge di bilancio 2026  è in discussione l'esclusione  della prima casa dal calcolo dell'ISEE, almeno fino a un certo valore catastale (fino a circa 100.000 euro di valore catastale, che corrispondono a circa 300-400 mila euro di valore di mercato), per alleggerire il peso sulla certificazione e favorire l'accesso ai bonus per le famiglie proprietarie di casa, prive di alti redditi da lavoro.

Possibile anche l'introduzione di un coefficiente maggiore per le famiglie con piu figli.